Il 24 febbraio 2020, Alessandro Dadomo, Vice Coordinatore Regionale di World Friends, ha partecipato all’incontro organizzato dal Fondo Globale a Ginevra per presentare il progetto ATI-TB – Awareness, Tradition and Innovation to fight Tuberculosis. All’incontro hanno partecipato rappresentanti dell’AICS, del Fondo Globale e di altre Organizzazioni Non Governative. Il progetto ATI-TB è attivo ufficialmente dal 1° marzo 2020 e durerà 2 anni.
L’obiettivo generale di ATI-TB è di contribuire al raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 3 in Kenya: “assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. L’obiettivo specifico è invece di contribuire all’azzeramento dei nuovi casi di tubercolosi nella Contea del Kajiado in Kenya. L’intervento prevede il rafforzamento della connessione tra la comunità e i servizi sanitari per la diagnosi e il trattamento della malattia.
Risultati attesi
- Maggiore sensibilizzazione e aumento della domanda di trattamento della Tubercolosi tra la popolazione rurale e urbana della Contea del Kajiado. L’obiettivo sarà raggiunto tramite campagne di comunicazione e giornate di sensibilizzazione mirate ai segmenti chiave della popolazione e aree a rischio.
- Maggiori rilevamenti, diagnosi e trattamenti dei casi di tubercolosi nelle aree rurali remote / difficilmente raggiungibili della Contea del Kajiado. L’obiettivo sarà raggiunto tramite l’utilizzo dell’innovativa tecnologia GeneXpert Omni. Gli apparecchi GeneXpert Omni, facilmente trasportabili e ricaricabili, sono in grado di elaborare una diagnosi in due ore. In questo modo il sistema diagnostico molecolare permette di effettuare il rilevamento, la diagnosi e di iniziare il trattamento nel corso della stessa giornata.
- Maggiori rilevamenti, diagnosi e trattamenti dei casi di tubercolosi nei segmenti chiave della popolazione urbana della Contea del Kajiado. L’obiettivo sarà raggiunto tramite consulenze/rilevamenti/test/giornate di rinvio in 11 scuole pilota, compagnie private/cooperative e Medical Camps.
- Maggiore conoscenza dell’area, disponibilità e gestione dei dati sulla tubercolosi nella Contea del Kajiado e maggiore conoscenza dei risultati e dell’efficienza del progetto. L’obiettivo sarà raggiunto tramite la realizzazione di una ricerca operativa, coinvolgendo stakeholders e istituzioni.
I principali gruppi target sono i segmenti chiave di popolazione negli ambienti urbani e rurali, come gli uomini tra i 15 e i 34 anni, studenti delle scuole, abitanti delle baraccopoli, impiegati, anziani, persone malnutrite, persone affette da HIV e comunità nomadi. Il progetto mira inoltre a quella parte di popolazione che non ha accesso ai servizi sanitari, poiché vive in aree remote.
Innovazione e tradizione
Il progetto adotta un approccio innovativo nel quale l’elemento di novità risiede nell’unione tra tradizione e innovazione. La tradizione è intesa come il coinvolgimento attivo dei medici tradizionali nel progetto. Essi rappresentano il primo contatto e sono figure di riferimento per la maggior parte della popolazione target nell’area. Questo viene accompagnato dall’utilizzo di una tecnologia innovativa, il GeneXpert Omni o Edge (in base alla disponibilità), che ha il potenziale di migliorare il regime di diagnosi nelle aree con servizi sanitari limitati. Questo elemento conferisce al progetto un approccio geo-locale che prende in considerazione valori, tradizioni, interessi, identità, credenze e risorse. La popolazione di riferimento, il gruppo etnico Maasai, è profondamente legato a questi ultimi e vede spesso con sospetto le forme di innovazione.
ATI-TB offre un modello e un approccio non invasivo che nasce a livello locale, offrendo una risposta globale. Questo modello è replicabile in quelle parti del mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, dove la tradizione è ancora radicata e le figure di riferimento della quale sono ancora estremamente influenti. Inoltre è replicabile in aree rurali, aride o semi-aride e difficilmente raggiungibili.
Il progetto ATI-TB, promosso da World Friends nella Contea del Kajiado e nelle rispettive baraccopoli dell’area Nord-Est di Nairobi, è completamente finanziato dall’AICS attraverso il Fondo Globale.