Il Campus Bio Medico di Roma è partner del progetto ATI-TB e supporta la fase di ricerca operativa e di valutazione delle attività mediche svolte con le Mobile Clinics nell’area remota del Kajado.

A novembre si è tenuta una missione di monitoraggio, l’ultima prevista prima della fine del progetto, svolta da due dottori dell’Università Campus Bio Medico di Roma, il Dr. Scarlata e il Dr. Mottini. Insieme al team locale di World Friends si sono recati in visita al villaggio rurale di Nendoruko (nel Kajiado West) durante una attività dell’ambulatorio mobile, per vedere lo svolgimento delle visite mediche e dell’attività di screening della tubercolosi.

Ad accoglierli è stata la popolazione locale, l’head teacher della scuola (nella foto con la felpa rossa) e dal direttore (vestito con abiti Masaai nella foto di gruppo). Il gruppo ha potuto visitare la scuola e una casa tipica Maasai (nella lingua Massai si chiama “Manyatta”), mentre svolgevano le attività di screening.

scuola kajado maasai scarlata mottini

I dottori hanno visitato le classi della scuola e hanno individuato un bambino che soffre di malnutrizione – un aspetto sempre monitorato anche durante gli screening per la tubercolosi, perché un corpo debole ha più possibilità di contrarre la malattia.

Durante questa visita hanno anche incontrato Anthony, paziente conosciuto al team di World Friends poiché da tempo affetto da tubercolosi. Dopo la sua guarigione, Il team di WF è andato nuovamente a visitarlo con il Dr. Scarlata, che ha usato un ecografo portatile per guardare i suoi polmoni e capire le condizioni di salute del paziente. Dopo questa visita, avendo valutato lo stato di salute generale e avendolo trovamento gravemente malnutrito a causa della lunga malattia, Anthony è stato riferito al Ruaraka Uhai Neema Hospital.  Questa tecnologia dell’ecografo portatile, al momento, è utilizzata principalmente in ambito di salute materno infantile ma le sue applicazioni possono andare oltre, come ci ha dimostrato il Dr. Scarlata.

La missione del Dr. Scarlata e il Dr. Mottini ha dunque unito i due aspetti centrali del progetto, quello dell’innovazione tecnologica, l’ecografo portatile, e quello della tradizione, l’incontro con le autorità del villaggio, entrambi importanti per raggiungere buoni risultati.

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