Giornata mondiale contro l’Aids

Un contributo del Dott. Gianfranco Morino, socio-fondatore World Friends

Noi medici che abbiamo vissuto la grande pandemia di HIV-Aids fin dall’inizio negli anni ’80, siamo confortati dal successo delle terapie che ormai in gran parte dei casi controllano per lungo tempo la malattia.

Penso all’inizio della diffusione di quel nuovo virus, dove scomparivano villaggi interi, i nostri pazienti morivano di varicella, herpes zoster, tubercolosi e di tante altre infezioni opportunistiche. La sieropositività era altissima soprattutto nelle baraccopoli delle grandi città e non potevamo fare nulla. Poi arrivarono i primi farmaci antiretrovirali, ma erano talmente cari che solo pochi ricchi potevano permetterseli soprattutto in paesi dove non c’era, e dove non c’è ancora, un sistema sanitario nazionale adeguato ed egualitario.

Attualmente il nostro ospedale, il R. U. Neema Hospital, segue centinaia di pazienti HIV positivi e fornisce gratuitamente i farmaci in collaborazione con il governo. Come sempre non possiamo limitarci solo all’aspetto clinico, di cura, ma World Friends sostiene programmi di educazione sanitaria e di prevenzione sul territorio, nelle scuole, nelle comunità.

L’HIV-Aids non è vinto, tutt’altro. Si assiste ad una certa recrudescenza sia tra i giovani in Occidente, sia a Sud del mondo nelle zone urbane piu’ impoverite dopo la pandemia di Covid. Non possiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo continuare la sorveglianza epidemiologica e rafforzare la medicina preventiva territoriale.

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