Cos’è la discriminazione? Secondo Amnesty International, “la discriminazione si verifica quando una persona non è in grado di godere dei propri diritti umani o di altri diritti legali su base di uguaglianza con gli altri a causa di una distinzione ingiustificata operata nella politica, nella legge o nel trattamento”. Non sempre la discriminazione è evidente, spesso si cela nelle norme stesse della società. Un mondo che non tiene conto dei bisogni delle minoranze è di per sé un mondo che discrimina.

Si stima che 1 miliardo di persone soffra di una forma di disabilità. Questa condizione può portare all’isolamento, considerate le numerose difficoltà che la società pone di fronte alle persone con disabilità. Barriere sociali ed economiche, stigmatizzazione e pregiudizi sono forme di discriminazione che impediscono a queste persone di vivere una vita piena e dignitosa. La storia di Shiru dimostra la necessità sempre più impellente di sanità e trattamenti medici accessibili a tutti.

La storia di Shiru, tra coraggio e sfortuna

Shiru ha un’energia incredibile. Sorride continuamente e vede il bicchiere sempre mezzo pieno. Ogni giorno pensa a come rendere migliore la vita per sé e per suo figlio. Shiru non sente la disabilità come un limite e riesce a trovare sempre delle soluzione per vivere al meglio in un mondo che raramente aiuta lei e le persone nella sua condizione.

Shiru lavorava in uno studio fotografico a Ngong. Qui gestiva anche un’app per trasferimenti di denaro. Dopo averlo fatto per 4 anni ha deciso di cambiare lavoro: voleva offrire a suo figlio una vita migliore. Per questa ragione ha deciso di trasferirsi in Arabia Saudita per fare la lavoratrice domestica. L’arrivo nel paese è stato uno shock culturale. Non conoscendo le usanze e la lingua, è stato difficile integrarsi. Tuttavia la famiglia con cui lavorava era una famiglia di lingua inglese che la ospitava ed era molto amichevole con lei. Lì ha lavorato per 3 mesi. Al suo arrivo però Shiru ha avuto problemi con le altre donne che lavoravano in casa. Non capiva il perché di questa antipatia, ma non le importava: pensava solo a suo figlio e al suo lavoro.

Shiru non è nata con una disabilità, ha avuto un incidente. Mentre lavorava, è caduta da un palazzo, rompendosi le gambe e danneggiando la colonna vertebrale. È stata portata d’urgenza in ospedale e ha subito diversi interventi chirurgici. Il suo datore di lavoro ha cercato donatori di sangue per le sue trasfusioni e ha cercato di aiutarla per quanto possibile. Shiru è rimasta in ospedale per un anno, senza potersi muovere. Il suo datore di lavoro l’ha fatta trasferire in struttura sanitaria privata, poiché era convinto che Shiru avrebbe ripreso a camminare. Ha iniziato lentamente, cercando di sedersi e muovere il busto. Alla fine è riuscita a rialzarsi in piedi e camminare usando le stampelle. Tutti i medici erano sbalorditi, perché sicuri che non avrebbe mai camminato di nuovo.

Il ritorno in Kenya e il nuovo incidente

discriminazione 2022 2Una volta in grado di camminare, Shiru è tornata in Kenya. Il contratto di Shiru era inizialmente di 2 anni e pur non avendolo completato a causa dell’incidente, il datore di lavoro ha deciso di continuare a pagarla. Shiru ha speso questi soldi per curarsi e una parta l’ha investita per aprire un piccolo chiosco dove vendeva latte, cereali e altri prodotti. La sua attività iniziò a crescere e se la cavava piuttosto bene da sola.

Purtroppo per Shiru, mentre lavava i vestiti, ha calpestato un filo spinato che era a terra, ferendo la gamba più debole. In ospedale le comunicarono che ha sviluppato un’infezione e che avrebbe dovuto farsi tre iniezioni al giorno. Non era in grado di camminare come prima e per questa ragione è tornata a casa dalle sue sorelle. Shiru aveva fatto molti progressi, ma l’ennesimo incidente l’ha costretta a chiudere la sua attività.

Un volontario sanitario di comunità si è avvicinato a Shiru, per capire conoscere la sua storia e capire come aiutarla. In questo modo Shiru ha conosciuto World Friends. È stata inviata al Ruaraka Uhai Neema Hospital per avere un’idea chiara del suo stato di salute. Il medico ortopedico ha suggerito degli stivali speciali per correggere alcuni dei problemi alla gamba. In precedenza Shiru non è stata sottoposta a un intervento chirurgico correttivo per correggere l’impostazione del piede. Ha subito un danno all’osso e per alleviare la pressione sulle gambe aveva bisogno di questi stivali.

Sfortunatamente Shiru non è in grado di acquistare gli stivali, perché molto costosi. World Friends ha deciso di donarglieli e continuare a sostenerla fornendo fisioterapia al Ngong Referral Hospital. Attualmente ha fatto 3 sessioni e sta già sperimentando i primi progressi. Shiru è ora in grado di camminare con una sola stampella: un grande progresso per lei. Il suo obiettivo è tornare a lavorare, libera e senza stampelle.

Oltre la disabilità, oltre le discriminazioni

Shiru è solo una delle tante persone in tutto il mondo che ha la fortuna di avere supporto per la sua disabilità e ricevere cure. Tuttavia, non è così per tutti. Le cure mediche non sono gratuite in tutto il mondo, e la concentrazione di persone con disabilità è prevalentemente nei paesi in via di sviluppo. L’inaccessibilità degli ospedali, dovuta alle distanze o le barriere economiche, contribuisce a quelle discriminazioni meno evidenti di cui le persone con disabilità sono vittime ogni giorno. Un impegno comune è necessario affinché queste discriminazioni, queste barriere per le persone con disabilità vengano abbattute. Nella Giornata contro le discriminazioni, World Friends riconosce i limiti dei sistemi sanitari e rinnova il proprio impegno a contribuire a una società più inclusiva, capace di superare le disuguaglianze e le discriminazioni.

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