Dall’inizio del mese di marzo la pandemia di COVID-19 ha colpito il Kenya. Attualmente il sistema sanitario non offre un numero sufficiente di posti di terapia intensiva in caso di un’ulteriore diffusione della malattia. Nel frattempo i casi di COVID-19 sono in progressiva crescita con il rischio che il virus diventi una malattia endemica come altre patologie diffuse negli slum di Nairobi. Il virus si somma a infezioni come l’HIV e la tubercolosi, mettendo ancora più a rischio la salute delle popolazioni più vulnerabili tra cui gli abitanti delle baraccopoli. Per chi vive negli insediamenti informali le misure di prevenzione adottate dai Paesi occidentali sono praticamente impossibili da rispettare. La densità abitativa è elevatissima (circa 100mila abitanti per chilometro quadro) e si vive in assenza di acqua corrente e servizi igienici. Inoltre, le persone sospette e/o positive al COVID-19, specialmente negli insediamenti informali, sono oggetto di stigma da parte della comunità, complicando ulteriormente il processo di case funding e rintracciamento dei contatti.
Formazione e sensibilizzazione
Per contrastare e mitigare gli effetti del COVID-19 e del relativo stigma, World Friends, grazie al contributo della Conferenza Italiana (CEI), ha attivato un progetto di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche relative al Coronavirus. Presso il Ruaraka Uhai Neema Hospital e nelle cliniche partner vengono svolte attività di sensibilizzazione e formazione riguardo il virus, la sua diffusione e il contenimento, a supporto delle attività di progetto ordinarie. Per raggiungere un maggior numero di beneficiari, sono coinvolte anche le figure dei Community Health Volounteers (Volontari Sanitari di comunità) in modo da assicurare una copertura e una diffusione capillare delle attività all’interno delle comunità coinvolte.
Con questo progetto si mira al raggiungimento delle fasce di popolazione più svantaggiate e vulnerabili di Nairobi, tra cui 2.000 minori a rischio, 60 madri separate, 60 persone con disabilità e loro famiglie, 30 educatori e insegnanti delle scuole e 30 membri del personale sanitario delle cliniche partner.
Risposta sanitaria al COVID-19
Parallelamente, sempre grazie al sostegno della CEI, il Ruaraka Uhai Neema Hospital è in grado di rispondere più efficacemente alle necessità di un maggior numero di pazienti potenzialmente affetti da COVID-19.
Da anni il R.U. Neema lavora per la promozione di salute e benessere di chi vive in condizioni di svantaggio, offrendo servizi sanitari di qualità alle fasce più vulnerabili della popolazione degli slum di Nairobi Nord-Est. A fronte della pandemia l’ospedale ha immediatamente adottato misure di prevenzione, come la distribuzione di dispositivi di protezione individuale, l’allestimento di un servizio di triage e l’installazione di dispenser di sapone e gel disinfettante.
Grazie all’intervento della CEI oggi il R.U. Neema dispone di un maggior numero di letti nell’ala d’isolamento per la conduzione delle attività di ossigenoterapia, nonché una fornitura di dispositivi di protezione individuali, disinfettanti e attrezzatura sanitaria.