La pioggia ha un rumore diverso. Batte forte sulle lamiere delle baracche creando un rumore straziante, continuo, coprendo qualunque altro suono. Le strade diventano fiumi che si intersecano tra loro, pozzanghere trasformate in laghi. La pioggia inonda le strade e le case della gente.
Venerdì notte la pioggia ha invaso la città, le baraccopoli e i suoi abitanti. Pioggia incessante per ore e ore, litri di acqua infiltrati nel terreno sotto le case della gente. Un palazzo non ha retto ed è crollato. Le cifre ufficiali parlano di almeno 20 morti e 73 dispersi.
Il rumore della pioggia si è trasformato in un boato di grida.
Si cercano colpevoli, forse per giustificare il dramma accaduto: molti puntano il dito sui materiali scadenti, la frettolosità e la poca professionalità nel costruire case di questi ultimi anni. L’edificio crollato era stato completato solo cinque mesi fa. Ma cercare un colpevole non allieverà il dolore e non giustificherà nessuna perdita.
La baraccopoli di Huruma, luogo dell’accaduto, si trova a pochi chilometri da RU Neema Hospital. Molti nostri pazienti provengono da lì.
Sabato mattina, in un silenzio carico di emozioni, lo staff di World Friends ha caricato i medicinali sull’ambulanza e ha realizzato un Medical Camp proprio in una baraccopoli limitrofa. Sono stati visitati oltre 180 pazienti. Tutti provati e coinvolti emotivamente dall’accaduto…. nella consapevolezza che ogni giorno può succedere anche a loro.
Gli operatori di World friends sono lì, possono condividere il dolore, offrire il loro supporto e soprattutto portare la voce degli abitanti dello slum fuori dal ghetto, perché qualcuno ascolti “questo diverso rumore della pioggia” e condivida l’ urgenza morale di cambiare le cose.