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La storia di Rose inizia nel Kenya occidentale dove viveva con la sua famiglia d’origine. E’ proprio lì che ha conosciuto suo marito Herman Amague con cui è sposata da 18 anni e da cui ha avuto quattro splendidi figli. La situazione economica instabile li ha costretti a trasferirsi molto preso nello slum di Baba Dogo a Nairobi. Come racconta Rose “E’ stato un viaggio faticoso, ma non smetto mai di ringraziare Dio per quello che mi ha donato. Ho lasciato la scuola molto presto poiché i miei genitori non potevano più permettersi di pagare le tasse scolastiche. A 24 anni ho deciso di sposarmi: essere madre e moglie è stata per me la gioia più grande”.

 

 

 

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Gli ostacoli e le difficoltà fanno parte della vita, così come la gioia e la serenità. E nessuno può saperlo meglio di Rose. “La mia terza figlia Clarice si è ammalata di meningite. Dopo lunghi mesi di notti insonni passate al Kenyatta National Hospital, abbiamo sconfitto la malattia. Purtroppo però da quel momento la mia bambina è diventata sorda. E’ stato un duro colpo per tutti noi, soprattutto per mio marito che, accecato dal dolore, si è allontanato dalla figlia. Siamo stati emarginati anche da tutte le persone che ritenevamo parte della famiglia. C’è voluto molto tempo e tanta forza per essere nuovamente accolti. Sono stati indispensabili i corsi di sensibilizzazione organizzati nella baraccopoli, grazie ai quali abbiamo potuto conoscere e accettare le condizioni di Clarice”.

 A dispetto di tutte le sfide e le difficoltà, le famiglie danno un senso di amore, appartenenza e soddisfazione continua e con la loro forza riescono a superare qualunque ostacolo. Questa è la lezione importante che Rose ci ha insegnato.