Roma, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – 18 novembre 2015

Oggi 18 novembre, dalle ore 9,00 alle ore 17,00, si terrà presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Conferenza internazionale “Including Disability in Development Cooperation: Experiences of collaboration between Governments, NGOs and DPOs”.

In Europa sta crescendo sempre più la consapevolezza rispetto all’importanza di includere le persone con disabilità nelle iniziative di sviluppo e di emergenza della cooperazione internazionale, sia con azioni di mainstreaming, sia con progetti specifici rivolti alla disabilità.

L’evento, che sarà aperto dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, è promosso congiuntamente  dalla Direzione Generale per la  Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina e dalla Rete Italiana Disabilità e Sviluppo e si rivolge a tutti i rappresentanti delle istituzioni e della società civile che lavorano per includere la dimensione della disabilità nei programmi e nelle politiche di sviluppo.

Lo scopo è quello di offrire un’occasione di lavoro congiunto e scambio di pratiche appropriate, sottolineando il valore aggiunto rappresentato dalla sinergia tra Agenzie di cooperazione, istituzioni, ONG e Organizzazioni di Persone con Disabilità (OPD).

I lavori saranno conclusi dal Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo – MAECI, Gianpaolo Cantini.

Sono previsti interventi da parte di alcuni tra i più importanti relatori del settore in ambito nazionale, europeo e internazionale con riferimento ai diversi aspetti dello sviluppo inclusivo. Tra gli altri, hanno già confermato la loro partecipazione personalità quali: Daniela Bas, direttore di UNDESA, Alicia Martin Diaz, della sezione Sviluppo e Cooperazione della DG DEVCO di EuropeAid, Facundo Chavez Penillas, consulente su diritti umani e disabilità presso l’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU, Stefano Severe, Direttore Generale Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite per il Congo e la regione dei Grandi Laghi, oltre che esponenti di diverse Agenzie di cooperazione europee e delle principali OPD e ONG attive in questo campo.

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