La gravidanza e il parto sono i più grandi rischi per la vita delle adolescenti e delle donne in Africa: ogni anno ne muoiono più di 200.000 per mancanza di cure di base. A spezzare tante vite, e a creare più di milione di orfani ogni anno, sono complicanze il più delle volte curabili o prevenibili in presenza di un’appropriata assistenza sanitaria. Le statistiche sono evidenti: una donna ogni 16 in Africa rischia di morire nel dare la vita, mentre in Europa, grazie alle cure prenatali e all’assistenza al parto, il rischio riguarda una donna ogni 30.000.
In mancanza di un assistenza sanitaria facilmente accessibile e efficace, i mesi di gravidanza rischiano di trasformarsi in un incubo e la possibilità di perdere il proprio figlio è molto alta; una donna africana vive con estrema gioia la gravidanza ma anche con ansia e preoccupazione.
La 22enne Maureen Adhiambo ci racconta la sua storia: “Il 16 dicembre scorso, mi sono svegliata con lievi contrazioni e leggeri dolori e ho immediatamente capito che era arrivato il momento di far nascere mio figlio. Mi sono subito recata presso il Tumaini Health Center nella baraccopoli di Baba Dogo per essere aiutata durante il parto. La struttura mi ha subito ammessa. Sembrava andasse tutto bene, ma all’improvviso mi sono resa conto che c’erano delle complicazioni: il bambino non voleva nascere. Le ostetriche hanno fatto il possibile, ma era necessario un intervento più specialistico che la struttura non poteva offrirmi. Hanno immediatamente chiamato l’ambulanza del RU Neema Hospital che ha raggiunto la clinica entrando prontamente all’interno della baraccopoli e portandomi all’ospedale. Mi è stato fatto un taglio cesareo di emergenza e ho messo al mondo il mio piccolo. La paura di perdere il mio bambino è stata immensa, ma i medici e le infermiere del RU Neema hospital sono state eccezionali, mi hanno donato calore e grande professionalità. Ho chiamato mio figlio Joy ( Gioia), perché è l’emozione che provo da quando è venuto al mondo e da quanto ho potuto tenerlo tra le mie braccia. Sono grata a tutti per ciò che hanno fatto, per aver donato la vita a mio figlio.”
La salute materno-infantile è una priorità di World Friends e del RU Neema Hospital che lavorano per creare sviluppo e generare cambiamenti duraturi nelle condizioni di salute e di vita delle comunità delle baraccopoli di Nairobi.
Per il diritto alla salute di donne e bambini, è necessario sviluppare programmi che comprendono la formazione di personale sanitario, l’accesso ai servizi medici di base, l’educazione su salute riproduttiva e pratiche igienico-sanitarie.