Vi è una forte correlazione tra povertà e disabilità. L’aumento della disabilità è infatti associato a tassi elevati di analfabetismo, stato nutrizionale carente, bassi livelli di vaccinazione, basso peso alla nascita, problemi durante il parto, elevato tasso di disoccupazione e sottoccupazione.
Essere disabile in un contesto di estrema povertà significa essere emarginati e a Nairobi, capitale del Kenya, dove World Friends concentra le sue attività di cooperazione, la disabilità viene spesso vista come punizione divina. Purtroppo vi sono ancora molti casi in cui i bambini disabili sono considerati socialmente inutili e spesso sono respinti dalla stessa famiglia di origine.
Nelle baraccopoli di Nairobi, per i bambini disabili è impossibile la vita al di fuori della propria abitazione. Le scuole con strutture e programmi adeguati sono molto rare, e i servizi sanitari specializzati nella cura della disabilità sono quasi inesistenti oltre che molto costosi. La discriminazione di cui sono oggetto è molto forte e la vergogna induce spesso i genitori a segregare in casa i bambini, pregiudicandone lo sviluppo e l’emancipazione sociale. Per la madre occuparsi di un bimbo disabile è un impegno a tempo pieno, poco compatibile con un lavoro fuori casa e questo innesca un circolo vizioso di povertà, malattia, discriminazione.
World Friends ha deciso di lavorare fin dalla sua nascita proprio nelle baraccopoli della division di Kasarani (dove è locato anche il Ruaraka Uhai Neema Hospital), dove il 48% della popolazione vive con meno di 1.25 dollari al giorno.
Nella sola divisione di Kasarani si stimano più di 5.000 minori di 14 anni con diversi tipi di disabilità. Nonostante il numero rilevante, rare sono le istituzioni scolastiche con programmi e strutture dedicate, ed ancor più rari sono i servizi sanitari specializzati nella prevenzione, trattamento e riabilitazione della disabilità.
Il progetto “Lotta alla disabilità”, condotto da World Friends su base comunitaria con il coinvolgimento delle famiglie dei bambini, offre i seguenti servizi: screening dell’handicap, chirurgia correttiva, riabilitazione e fisioterapia per bambini disabili degli slum.
La creazione di palestre presso i nostri partner direttamente negli slum permette ad un team di fisioterapisti di offrire regolarmente sessioni personalizzate di riabilitazione ai bambini, coinvolgendo direttamente le madri. I casi più complessi vengono invece indirizzati al reparto di fisioterapia del RU Neema Hospital dove, eseguito un apposito screening e un percorso di riabilitazione/preparazione, alcuni bambini possono beneficiare di operazioni di chirurgia correttiva effettuate nella sala operatoria del RU Neema Hospital. Gli interventi vengono eseguiti dai 2 chirurghi ortopedici di World Friends che si recano appositamente in missione a Nairobi per un periodo di 2 settimane ogni sei mesi.
Con le “Adozioni Sanitarie” World Friends offre la possibilità di sostenere i costi degli interventi chirurgici e della riabilitazione per i bambini. Durante la missioni, i chirurghi ortopedici svolgono anche regolari sessioni di formazione rivolte al personale medico, ai fisioterapisti, alle famiglie dei bambini coinvolti nel programma.
World Friends risponde non soltanto al bisogno di assistenza medica e d’integrazione sociale dei bambini coinvolti, ma favorisce anche l’emancipazione delle loro madri, che possono confrontarsi con altri genitori che vivono le medesime difficoltà e vincere, così, lo stigma esistente nei confronti della disabilità. Il progetto funziona perché coinvolge in primo luogo le madri, il tessuto sociale dello slum, e ha ottenuto evidenti successi con i bambini sottoposti alle cure sia dal punto di vista clinico che sociale.