Secondo l’indagine demografica sulla salute in Kenya e una serie di ricerche di Lancet, ogni giorno in Kenya 96 bambini nascono morti. Questo significa che vengono registrate solo 23 nascite ogni 1000 parti. Le morti sono causate sia da complicanze durante il parto, che da infezioni come sifilide o l’HIV, o da malattie come la malaria
World Friends, nell’ambito del progetto “Migliorare la salute materno-infantile nelle baraccopoli del Nord Est di Nairobi” – finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo-, ha condotto due training consecutivi al Ruaraka Uhai Neema Hospital Training Center. Il primo, condotto dall’ 8-al 12 febbraio 2016, trattava dell’emergenze ostetriche e dell’assistenza al neonato (EmONC), il secondo, tenutosi dal 15 al 19 febbraio, istruiva sulla prevenzione della trasmissione materno-infantile dell’HIV (PMTCT). Hanno partecipato un totale di 53 tirocinanti, 28 la prima settimana e 25 la seconda, tra ostetriche, infermieri e ausiliari medici; la maggior parte proveniente dal Ruaraka Uhai Neema Hospital e da diverse strutture pubbliche e private della contea di Ruaraka.
I corsi di formazione prevedevano sessioni pratiche e interattive attraverso l’utilizzo di manichini forniti dal Kenya Training Medical College – grazie anche al supporto della Scuola di Medicina Tropicale di Liverpool, con la quale World Friends aveva organizzato un training simile nel 2014.
Nargis Kakà, che lavora per il Ministero della Salute del Kenya, è stato il direttore del primo corso e proprio in quell’occasione ha voluto ribadire l’importanza dei corsi di aggiornamento per il personale sanitario: “E’ preoccupante vedere che il Kenya è stato classificato inadeguato nella battaglia per diminuire le nascite di feti morti. Per questo motivo, al Ministero della Salute, abbiamo deciso di realizzare questo corso, di vitale importanza e cruciale per evitare alle future madri di portare avanti una gravidanza nove mesi e poi dare alla luce un feto senza vita. La maggior parte del personale ospedaliero ha una formazione ostetrica di base, ma non è preparato ad affrontare le possibili complicazioni che possono verificarsi durante un parto. A volte basterebbe una documentazione adeguata, con un corretto check-up prenatale, una comunicazione costante con la partoriente per creare un rapporto di fiducia e collaborazione e poter gestire al meglio soprattutto le primipare e i parti d’urgenza. Il nostro obiettivo principale è quello di arricchire le competenze del nostro personale attraverso la pratica diretta con il paziente.”.
World Friends e Ruaraka Uhai Neema Hospital, attraverso questi continui corsi di formazione mira a garantire che tutti i pazienti, in particolare quelli che risiedono nelle baraccopoli del Nord Est di Nairobi, abbiano accesso a cure mediche di qualità.