Paolo VI è stato il primo Papa a visitare l’Africa nel 1969, lasciando in Uganda un segno di amore per l’intero continente. Giovanni Paolo II è stato quarantadue volte nel “continente della speranza”, così definito da Benedetto XVI. Papa Francesco sarà per la prima volta in Kenya dal 25 al 27 novembre per portare loro un messaggio di pace e riconciliazione. Il Kenya è la prima tappa del viaggio di Papa Francesco, che visiterà anche l’Uganda e la Repubblica Centrafricana.
Oltre a ribadire la difesa della dignità di ogni uomo e il “no” alla violenza in nome di Dio, il Pontefice tornerà a parlare della lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
“Attendo con gioia il momento in cui saremo insieme”. E’ quanto afferma Papa Francesco in due videomessaggi alle popolazioni del Kenya, dell’Uganda e della Repubblica Centrafricana poco prima della partenza. Il Pontefice sottolinea di recarsi in terra africana come messaggero di pace e per promuovere “comprensione” e “rispetto” senza distinzioni di credo o etnia.
E sottolinea che il Vangelo ci chiede “di aprire i nostri cuori agli altri, specialmente ai poveri e a coloro che sono in stato di bisogno”. Allo stesso tempo, afferma il Papa, “desidero incontrare tutte le genti di Kenya e Uganda e offrire a ciascuno una parola di incoraggiamento”.
“Stiamo vivendo un tempo – constata – in cui ovunque i fedeli di ogni religione e le persone di buona volontà sono chiamate a promuovere la comprensione e il rispetto reciproci, e a sostenersi gli uni con gli altri come membri della stessa famiglia umana. Per tutti noi sono figli di Dio”. Un momento “speciale della mia visita”, prosegue, “sarà rappresentato dagli incontri con i giovani, che sono la vostra principale risorsa e la nostra più promettente speranza per un futuro di solidarietà, pace e progresso”.