Il mese di ottobre è il mese “rosa” della prevenzione dei tumori al seno anche in Kenya e World Friends ha promosso a Nairobi una serie di iniziative per creare maggiore consapevolezza sull’importanza vitale della prevenzione e a garantire visite senologiche alle donne delle baraccopoli di Nairobi.
Gianfranco Morino, tra i fondatori di World Friends, Medico Chirurgo, responsabile di World Friends Kenya e dei progetti sanitari realizzati dall’associazione nelle baraccopoli di Nord Est di Nairobi dice: “Il cancro al seno è, a livello mondiale, il più frequente tumore della donna e quello con la più alta mortalità. Le statistiche mondiali indicano che in tutti i Paesi in via di sviluppo si registra una crescita dei casi di cancro al seno legata per lo più al cambiamento degli stili di vita sempre più “occidentali”, ad un alimentazione povera di frutta e verdura, al vizio del fumo e dell’alcool: tutti fattori che incidono pesantemente sulle probabilità di ammalarsi. I tumori sono in crescita ovunque, ma la mortalità è molto più alta nei Paesi meno sviluppati, dove i sistemi di diagnosi precoce sono assenti o carenti. Tramite il pap-test e grazie a controlli regolari, è possibile intervenire repentinamente: la diagnosi precoce salva la vita. Ecco perché è necessario promuovere un’adeguata politica di prevenzione in grado di educare le donne su alcune semplici misure da usare con costanza. Per questo durante il mese di ottobre, lo staff del RU Neema Hospital ha garantito screening gratuiti per le donne che ne facevano richiesta ed ha insegnato loro la tecnica dell’autopalpazione; ha realizzato un apposito ambulatorio mobile nella baraccopoli di Mathare, soprattutto in considerazione del fatto che i residenti dei quartieri poveri, il più delle volte, non hanno accesso a servizi specialistici di questo tipo. La lotta contro il tumore al seno deve iniziare con la diagnosi precoce, una responsabilità del paziente e gli operatori sanitari. La diagnosi precoce è fondamentale ed è l’unico modo che abbiamo per frenare questa malattia”.
La prevenzione non è una cosa rimandabile e in molti casi salva la vita.>>>