Il 24 marzo 2017, 214 pazienti hanno ricevuto diagnosi e cure durante il campo medico mensile organizzato da World Friends e l’ospedale Ruaraka Uhai Neema. Questa volta è stato realizzato presso Korogocho, considerata la quarta baraccopoli più grande di Nairobi e situata nella regione nord-orientale della città.
E’ una caratteristica comune di tutti gli slum presentare abitazioni inadeguate e scarso o nullo accesso all’acqua pulita, ai servizi igenici, alle strutture sanitarie di qualità e ad altri servizi essenziali: Gli slum di Korogocho non sono un’eccezione. Ci sono fogne a cielo aperto e la maggior parte delle case sono mal costruite, le comunità che vivono in queste aree sono talmente povere da non essere in grado di migliorare la loro situazione e addirittura da non riuscire a soddisfare i loro bisogni primari. Con piccoli o nulli salari, la maggior parte dei residenti negli slum di Korogocho sono impossibilitati ad accedere ad un’assistenza sanitaria di qualità.
La settantenne Alice Njoki era tra le 85 donne che hanno beneficiato di questo campo medico: “Mi sono sposata a 19 anni e Korogocho è divenuta la mia casa poiché era quella di mio marito. Ci divorziammo pochi anni dopo e cominciai a prendermi cura dei miei 4 figli da sola. La vita non è facile ma nonostante tutto io combatto per far sì che i miei bambini possano vivere una vita migliore. Vivere negli slum non è assolutamente semplice. Ad esempio l’anno scorso, durante il periodo delle elezioni, diedero fuoco alla mia casa. In situazioni come queste bisogna ricostruire la propria vita nonostante tutte le difficoltà che si incontrano. È una triste realtà! Ero presente al campo medico oggi poiché ho problemi di salute, dolori articolari, mal di testa e dolori allo stomaco. Fortunatamente mi hanno dato dei farmaci per curarmi e mi hanno indirizzata all’ospedale Ruaraka Uhai Neema per ricevere ulteriori cure. Siamo tutti grati per questi servizi. Medici professionisti ed infermiere vengono nei nostri quartieri per fornirci servizi di assistenza sanitaria gratuiti, è un gesto gentile che nessuno di noi dà per scontato”.