Oggi 3 dicembre è la Giornata internazionale delle Persone con Disabilità. Persone diversamente abili. Abili in modo diverso da noi. Un non vedente può leggere utilizzando il Brail, cosa che ben poche persone con una vista perfetta possono fare: questi ultimi non appaiono forse come disabili agli occhi di un non vedente!?
Per celebrare questa giornata speciale, oltre 150 residenti delle baraccopoli di Nairobi, in particolare numerose madri con bambini disabili, si sono ritrovate presso Kariobangi Parish Hall per una sessione organizzata da World Friends in collaborazione con Kariobangi Parish. Le donne presenti hanno potuto raccontare le proprie esperienze e condividere paure e preoccupazioni sui figli. Purtroppo, è stato facile notare la scarsa presenza degli uomini: la maggior parte dei padri infatti, abbandonano i figli disabili.
Lorena Awuor è una delle tante donne presenti, simbolo di forza e grande carisma. Al suo secondo figlio è stata diagnosticata la paralisi cerebrale all’età di 2 mesi. “Il giorno in cui il medico mi ha informato che mio figlio aveva la paralisi cerebrale è stato il momento peggiore della mia vita. Continuavo a domandarmi come era potuto accade proprio a me, alla mia famiglia. Mi sentivo sola, ancor di più quando mio marito ci ha abbandonati. Il mio primo figlio ha sempre goduto di buona salute e non riuscivo a trovare una spiegazione accettabile su perché il mio secondogenito avesse questo problema. Ci è voluto molto tempo per accettare la situazione. Ma è solo quando ho smesso di darmi colpe che la vita è cambiata. Sono riuscita finalmente ha creare un legame con mio figlio; un legame straordinario che ha mi ha aiutata a ristabilire pace e felicità, e anche a portare gioia e serenità a mio figlio Nashon. Lui è sempre gioviale e sorridente, mi sorprende ogni giorno. E’ un grande appassionato di calcio e urla ogni volta che fa un goal. Accettare la condizione di mio figlio ha facilitato i mie compiti di madre e ha reso meno dura la mia vita. Ho anche perdonato suo padre per averci abbandonato. Lasciando andare i sentimenti negativi, la mia vita mi è apparsa diversa, più gioiasa e serena. Nashon frequenta la scuola materna e legge tutte le lettere dell’alfabeto perfettamente. E ‘solo una sbagliata convinzione che i bambini con paralisi cerebrale non possano andare a scuola. Il mio consiglio a tutte le mamme qui presenti è semplicemente quello accettare la situazione, essere positivi e amorevole con i bambini, accudirli e amarli incondizionatamente: è l’unico modo per donare un ambiente sereno al vostro bambino speciale. Un altro aspetto importante e non trascurabile è portare i bambini alle palestre e imparare a condurre semplici esercizi con il vostro bambino anche da casa, anche in assenza di un terapeuta. Questo ha aiutato mio figlio a crescere. Non siate mai stanchi si accudire i vostri bambini, loro vi ripagheranno con la gioia.”