Anna Bernabei, ginecologa in Italia da oltre 30 anni, ha da poco concluso una missione presso il Ruaraka Uhai Neema Hospital di Nairobi, Kenya, per formare lo staff dell’ospedale sull’utilizzo degli ultrasuoni in ginecologia. Nel corso della sua missione la dr.ssa Bernabei ha inoltre partecipato alla realizzazione di un ambulatorio mobile condotto nella zona rurale della regione del Kajiado, nel corso del quale ha visitato con un ecografo ad ultrasuoni 29 future mamme.
Qui di seguito ci racconta la sua esperienza con i progetti e con i beneficiari di World Friends:
“Il Kenya è un paese meraviglioso ma sopra ogni cosa i keniani sono le persone più accoglienti e felici che io abbia mai incontrato. Qui mi sento rilassata e a mio agio, molto probabilmente poiché essendo lontana da casa ho l’opportunità di sperimentare un modo diverso di vivere. Ho conosciuto World Friends tramite alcuni amici che lavorano presso un’organizzazione che ha fornito un supporto economico ai suoi progetti dedicati alla salute materno-infantile. Mi hanno suggerito che attraverso le attività di World Friends avrei forse potuto condurre corsi di formazione e anche arrivare a interagire con il personale sanitario impiegato presso il Ruaraka Uhai Neema Hospital e World Friends. Molti anni fa, ho deciso di specializzarmi in ostetricia e ginecologia. Principalmente le donne in cinta non sono malate e non visitano gli ospedali perché si sentono male; le future mamme vengono da noi perché portano una vita dentro di loro e vogliono conoscere lo stato d’avanzamento della gravidanza. SI tratta di una pratica entusiasmante! Ma ho notato una grande differenza tra le donne in gravidanza europee e quelle che ho incontrato qui in Kenya. In Italia, le madri vengono per le ecografie appena scoprono di essere incinta. In Kenya, la maggior parte arriva durante l’ultimo trimestre di gravidanza e questo è rischioso perché non è facile monitorare la buona crescita del feto durante le sue ultime fasi di sviluppo. Faccio I miei complimenti a World Friends per il lavoro che realizza e soprattutto per il fatto di aver creato un’offerta di servizi sanitari raggiungibili e alla portata dei beneficiari più poveri. La maggior parte delle persone che vivono negli slum di Nairobi infatti non può permettersi di accedere a questi servizi, ma grazie a World Friends oggi sono alla loro portata. Questa è la mia seconda volta qui e non vedo l’ora di tornare e trasmettere nuove conoscenze al personale sanitario coinvolto nei progetti di World Friends.”