A fronte dei primi casi di COVID-19 in Kenya con sette tamponi confermati positivi al 19 marzo, lo staff di World Friends e del Ruaraka Uhai Neema Hospital (RUNH) sta implementando delle misure di sicurezza concrete per diminuire e bloccare il livello di diffusione del virus. Riguardo ai progetti, sono state sospese le attività di World Friends sul campo per evitare eventuali contagi.
In ospedale si sta lavorando per garantire la sicurezza dei pazienti e del personale.
Per impostare il piano di azione sono stati usati i riferimenti delle checklist raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Ministero della Sanità del Kenya con l’obiettivo di avere il più possibile una struttura e uno staff pronto a implementare misure per ridurre o eventualmente bloccare la trasmissione del virus. Le procedure adottate contribuiranno a minimizzare la diffusione del contagio, concentrandosi in particolare sulla sorveglianza di eventuali casi sospetti, sulla gestione di possibili infetti e su strategie di controllo e prevenzione dell’infezione, specie in caso di aumento del numero dei casi.
Il Management Team del RUNH sta lavorando in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Pubblica della Contea e della Sub-Contea di Nairobi sulle modalità di gestione dei casi sospetti, probabili e confermati.
In termini di prevenzione in ospedale, lo staff indossa mascherine e guanti; sono disponibili punti per il lavaggio e la sanitizzazione delle mani; è stato ristretto il numero di visitatori nell’ospedale e ci si sta attrezzando per eventuale isolamento o ricovero dei pazienti infetti.
Da lunedì 16 marzo all’ingresso viene effettuato un triage specifico: le persone sono sottoposte a controlli della temperatura e a screening per sintomi o fattori di rischio. I casi sospetti verranno isolati per essere gestiti in aree dell’ospedale separate dagli altri pazienti ed eventualmente riferiti. L’intento è quello di separare il più possibile i casi sospetti dal flusso degli altri pazienti per ridurre la contaminazione.
Sono costanti le indicazioni provenienti da esperti medici, soci storici di World Friends, che stanno già vivendo in Italia una situazione d’emergenza e che lavorano attivamente nelle attuali zone rosse. L’intento è quello di attivare un sistema di risposta d’emergenza in uno Stato dove le risorse umane e sanitarie sono limitate per reggere ad un eventuale aumento dei pazienti infetti. L’equipe medica è ora concentrata su come contribuire all’identificazione immediata e alla riduzione di possibili infezioni; sensibilizzazione e comunicazione su rischi ed eventuali sintomi sono state le prime iniziative attuate con l’affissione in punti strategici dell’ospedale di poster informativi sul COVID-19.
Lo staff del RUNH è stato incoraggiato a svolgere i corsi online dell’OMS riguardanti il COVID-19 e a frequentare i corsi organizzati dalla Contea di Nairobi per contenere la pandemia. La formazione sul posto di lavoro permette la trasmissione costante e dinamica delle conoscenze internamente tra i diversi operatori.
Il Management Team del RUNH, in collaborazione con il Comitato di Controllo dell’Infezione e di Prevenzione dell’ospedale, è focalizzato sul garantire la sicurezza per la salute dei pazienti e del personale sanitario. Aggiornamenti giornalieri e a volte più frequenti contribuiscono a prendere provvedimenti per garantire una flessibile riorganizzazione delle attività dell’ospedale ed essere pronti ad un’eventuale emergenza. Costante è l’attività di educazione sanitaria, rivolta a pazienti e personale, per ricercare informazioni corrette e attuare misure per proteggere sé stessi e le proprie famiglie.
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