BIMBA NEEMA ESTERNOVentotto maggio, un bel giorno.

“La salute è un diritto umano fondamentale”. E’ la grande scritta in blu che campeggia sul muro bianco all’entrata dell’ospedale Neema. “Health is a fundamental human right”….Riccardo e’ appena entrato nella stanza di visita e continua a ripetere la frase “health is a fundamental….”. Ogni tanto si inceppa un po’nella pronuncia. Ha 10 anni. E’ stato un neonato da marciapiede. Sulla cartella dell’ambulatorio c’è scritto Riccardo di Madre Teresa. Nome e cognome dato dalle suore della Carità. Che hanno raccolto anni prima sul bordo di una strada dello slum un fagotto di stracci con all’interno un neonato prematuro. Ritardato mentale, da sempre e’ stato classificato cosi’. Sottopeso, molto piccolo, con un sorriso più grande del volto. Suona la tastiera e canta molto bene. Ora sta anche imparando a leggere. “la salute e’ un diritto fondamentale”. L’ha imparata a memoria. Lo hanno portato qualche giorno fa in ospedale perché ha bisogno di un intervento chirurgico.
28 maggio 2015. I lavori sono inziati un anno fa circa. La nuova Pediatria e la sala operatoria che si inaugurano oggi al Neema sono soprattutto per Riccardo e per i bambini con vite come la sua, con sogni mai nati e con malattie della povertà. Senza denaro diventano malattie incurabili in bambini invisibili. Scarti di una società, quella kenyana, tra le più ingiuste al mondo.
L’altro giorno ho digitato su internet le parole “ ineguaglianza e diritto alla salute”. Mi sono sorpreso che il primo autore riportato sia il dr. Martin Luther King, con la frase “..di tutte le forme di ineguaglianza, l’ingiustizia che riguarda la Salute è la più sconvolgente ed inumana”. Parlava ad un comitato medico per i diritti umani nel 1966. Dove siamo arrivati dopo cinquanta anni? La strada e’ ancora lunga e difficile.
Ma oggi è un bel giorno per tutti noi. Per tutti quelli che credono che un mondo migliore sia possibile. Un luogo concreto è stato aperto a servizio dei bambini malati che non avrebbero altra possibilità di essere curati. Una soddisfazione ed un grazie per i tanti amici ed associazioni che hanno aiutato e seguito World Friends in questo passo importante.
Nel frattempo Riccardo ha imparato a leggere quasi tutte le scritte dei cartelli all’interno dell’ospedale. Gli avvisi, le indicazioni. E’ stato operato. Si è ripreso in fretta. Ed è già tornato a suonare una musica leggera.

Gianfranco Morino,
Medico di World Friends
Nairobi, Kenya

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