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Oggi, Anna, una nostra paziente di 42 anni, ha iniziato il primo ciclo di chemioterapia dopo l’intervento chirurgico per un tumore al seno. Vive nello slum e non poteva permettersi nessuna cura. I costi dell’operazione e dei farmaci sono stati coperti con l’aiuto di una nostra amica in Italia anche lei in terapia per un cancro al seno. Ci ha scritto questo messaggio: “ Non sappiamo apprezzare il valore della nostra sanità’ pubblica in Italia, che garantisce il diritto a noi donne malate di cancro di curarci e spesso di guarire. Con il mio contributo voglio che un’altra donna, con i miei stessi problemi, dall’altra parte del mondo, possa curarsi e ritrovare la speranza di vedere crescere i propri figli”.

30 anni fa in Africa non si parlava neanche di cancro. Negli ultimi anni abbiamo visto aumentare ogni giorno in modo esponenziale le donne che si presentano al nostro ambulatorio con problemi al seno. Ogni donna ha la sua storia, spesso di emarginazione e di paura, con la consapevolezza di non potersi curare perche’ troppo povera. E le cure troppo costose. Ad ogni ottobre World Friends ed il RU Neema Hospital rilanciano la campagna per la prevenzione nelle scuole e nei medical camp delle baraccopoli, ed in ospedale. Non abbiamo ancora un mammografo, troppo costoso, ma comunque il nostro centro e’ diventato un polo di riferimento per i tumori della mammella. Prevenzione, diagnosi, interventi chirurgici, terapie.  La sfida quotidiana e’ riuscire a trovare i fondi per garantire cure adeguate alle nostre pazienti più’ povere.

 

Gianfranco Morino