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Lavarsi le mani è importante, eppure non tutti lo sanno, soprattutto quelli per cui sarebbe più importante. In un contesto come quello delle baraccopoli in cui le fogne a cielo aperto e i cumuli di immondizia sono parte integrante della vita quotidiana, l’igiene personale purtroppo non rappresenta una priorità. La mancanza di una cultura basata sull’igiene personale provoca numerose malattie facilmente prevenibili. Basta infatti pensare che molte patologie veicolate dall’acqua infetta e dalla mancanza di latrine e fognature potrebbero essere evitate, estendendo a tutti gli abitanti del pianeta l’elementare diritto all’acqua e all’igiene.

Lavarsi le mani è la misura più efficace e meno costosa  per prevenire numerose malattie e rappresenta il gesto più semplice ed efficace nell’evitare la trasmissione di germi. È dunque importante trasmettere buone pratiche igieniche.

Nel progetto Nairobi Nutritional Project, come in tanti altri progetti di World Friends, i bambini sono chiamati ad essere protagonisti del cambiamento delle abitudini igienico-sanitarie, promotori di comportamenti virtuosi all’interno della famiglia e della comunità. Coinvolgerli attivamente significa porre le basi per un cambiamento duraturo nel tempo.

Il team del Nairobi Nutritional Project, ha lavorato con oltre 40 ragazzini presso la scuola primaria di Page Vision, nel cuore di Mathare, realizzando una particolare lezione sul tema dell’igiene. Dopo la prima ora di teoria durante la quale la nutrizionista Winnie Atieno ha ben spiegato le cause dell’inquinamento ambientale, l’importanza dell’igiene personale e, in particolare, la fondamentale pratica di lavarsi la mani, si è realizzata una lezione pratica sulla produzione del sapone liquido.

Un’idea apparentemente piccola che può avere grandi benefici.

Bisogna infatti soffermarsi e riflettere sul tipo di impatto che può portare un’attività che a noi può apparire banale: benefici non solo in termini economici, ma soprattutto da un punto di vista sanitario.

I bambini si sono mostrati davvero entusiasti e hanno contribuito alla realizzazione di oltre 40 litri di sapone liquido, che verrà utilizzato nei prossimi mesi per lavare le mani e i bagni della scuola. Nei prossimi giorni si prevede un incontro anche con le insegnanti affinché la realizzazione del sapone diventi una pratica costante della scuola.

Silvia Esposito, collaboratrice World Friends

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