Il 3 agosto Valentina Zambon ha portato a termine la sua missione: trasmettere a 27 insegnanti ed allenatori, negli slum di Mathare, metodi pedagogici innovativi per lavorare al meglio con i bambini nelle scuole. Dal 30 luglio, presso la WhyNot Academy, una settimana di training in cui 27 partecipanti sono stati formati.
“È necessario rivedere i vecchi strumenti, ed utilizzarne di nuovi, per migliorare i metodi di trasmissione delle informazioni ai bambini. Le comunità hanno bisogno di stimoli per escogitare soluzioni più creative ed efficaci in grado di fronteggiare i problemi con cui, ogni giorno, hanno a che fare.
I bambini sono la ragione per cui facciamo tutto questo, la necessità di offrirgli nuove opportunità.
Tra i temi che abbiamo trattato in questi giorni passati insieme, oltre ai nuovi metodi di insegnamento, c’erano la pressione sociale tra pari e le tematiche di genere.
Le tecniche che prediligo sono sempre quelle partecipative, anche i nostri incontri lo sono stati. I giochi ed i lavori di gruppo, l’aiuto del supporto visivo, producono maggiori risultati rispetto all’insegnamento passivo. Questo è emerso chiaramente anche durante le lezioni di questa settimana. Adottando queste tecniche i risultati saranno migliori. I bambini ricordano più facilmente quando vengono coinvolti in prima persona nel processo di apprendimento.
Sono felice di aver collaborato con questo gruppo. Tutti e 27, tra insegnanti ed allenatori, si sono molto impegnati a lavorare per il benessere di questi bambini appartenenti a comunità così vulnerabili”.
La missione di Valentina è stata realizzata grazie al progetto PIR 2016 – Health Education and Sports in Mathare slum (Nairobi) finanziato dalla Regione Toscana.