C’è dell’altro all’interno delle baraccopoli oltre la povertà, l’abuso di droga, l’inquinamento, la violenza? La risposta è si! Tra le strade fangose e degradate degli slum, si nasconde il talento di tanti giovani artisti che vogliono dar voce alla loro arte. Il cinema è un mezzo per conoscere gli artisti delle baraccopoli e nello stesso tempo per scoprire la vita che si nasconde tra le lamiere.
Lo Slum Film Festival è, ormai da 5 anni, un importante luogo di incontro di talenti cinematografici, uno spazio dove i giovani registi possono raccontarsi e far conoscere la realtà degli slum: le sofferenze, il degrado, ma anche la forza e la speranza dei suoi abitanti.
La quinta edizione del Festival ha promosso anche quest’anno film riguardanti la vita nelle baraccopoli con lo scopo di modificare la percezione di queste realtà, superando stereotipi e pregiudizi esterni.
Per tre anni consecutivi, World Friends ha contribuito a sostenere Lo Slum Film Festival. Grazie all’accademia cinematografica realizzata ogni anno in occasione del Festival, un gruppo di giovani registi di talento hanno la possibilità di incontrarsi e imparare tecniche e metodologie sulla realizzazione di un film. Quest’anno il gruppo dell’ Accademia si è dimostrato uno dei più produttivi ottenendo un premio al galà di chiusura. Il film, intitolato “Best of Luck”, è stato prodotto da Shirleen Amisi e diretto da Maxwell Onyango in una sola settimana; è stato proiettato per un vasto ed eterogeneo pubblico durante la cerimonia di chiusura dello Slum Film Festival il 28 agosto scorso presso l’Alliance Francaise di Nairobi.
Il film racconta di un ragazzo della baraccopoli che riesce a testimoniare, tramite una ripresa video, la delinquenza che domina all’interno della baraccopoli e in particolare la corruzione degli agenti di polizia presenti nell’area. Grazie al video da lui inoltrato ai giornali, riesce non solo a denunciare l’accaduto ma anche a trovare lavoro come giornalista, la sua grande passione. Maxwell Onyango sembra aver trovato la sua strada, non solo nel film, ma anche nella vita reale. “Il cinema è lo strumento migliore per affrontare i problemi poiché offre la possibilità di mostrarli a tutto il mondo”, ha detto. “Sono riuscito a scrivere una sceneggiatura, girare il cortometraggio e montarlo in una sola settimana; immaginate quanti altri film potrò realizzare in futuro”.
I partecipanti dell’accademia hanno avuto un’ opportunità unica, quella di imparare da registi rinomati: George Stanley Nsamba, un produttore cinematografico ugandese, regista, sceneggiatore, montatore e attivista dei diritti umani era uno di loro. Nato negli slum dell’Uganda, George ha prodotto numerosi film che hanno attratto un pubblico sia locale che internazionale. Responsabile dell’ “Uganda’s Ghetto Film Project”, un progetto simile allo Slum Film Festival, che utilizza le pellicole cinematrografice per raccontare le storie delle baraccopoli di Kampala ( Uganda).
Lo Slum Film Festival è una importante piattaforma per far incontrare giovani talenti emergenti; è’ un spazio di dialogo e confronto, un modo per imparare stando insieme. World Friends è orgogliosa di far parte di questa iniziativa che da spazio e opportunità ai giovani delle baraccopoli.
Guarda il cortometraggio “Best of Luck”>>>