Sciopero nazionale del personale sanitario causa sofferenze di proporzioni inimmaginabili ai cittadini keniani.

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Sono passati più di 2 mesi da quando I medici del sistema sanitario keniano hanno dichiarato uno sciopero a livello nazionale paralizzando il sistema sanitario pubblico del paese. Alla base della protesta, iniziata lo scorso 5 dicembre, c’è il mancato aumento dello stipendio previsto dal contratto nazionale siglato nel 2013. I sindacati hanno minacciato di prolungare ulteriormente lo sciopero ed estenderlo anche alle strutture private.

È un momento difficile soprattutto per i pazienti in condizioni di emergenza, malati inermi, anziani, le donne che partoriscono pre termine, i malati in terapia intensiva, i bambini sottoposti a cure pediatriche, compresi i neonati prematuri. Le persone povere che vivono negli slum sono le più colpite poiché dipendono esclusivamente dall’assistenza sanitaria delle strutture pubbliche. Al Ruaraka Uhai Neema Hospital, il centro ospedaliero realizzato da World Friends per garantire il diritto alla salute alle fasce più povere della popolazione, medici e infermieri sono sommersi dal numero di pazienti che chiedono aiuto, in particolare presso i reparti di maternità e di pediatria. Nel reparto maternità, dove il numero di richieste di assistenza sta superando di gran lunga la capacità di accoglienza (38 posti letto) ostetriche e medici stanno lavorando duramente per offrire assistenza alla moltitudine di partorienti che arrivano ogni giorno.

Mary Wanjiru racconta la sua esperienza: “Mia nuora deve partorire oggi. Nel corso della gravidanza si è sottoposta a tutti I controlli prenatali presso il Ruaraka Uhai Neema Hospital, tuttavia stamattina l’ho accompagnata al Neema per partorire e gli infermieri ci hanno comunicato che avremmo dovuto attendere fino a quando non si sarebbe liberato un letto consigliandoci di iniziare a cercare una struttura alternativa. Mia nipote, che già aveva usufruito dei servizi del Neema durante la gravidanza, era consapevole del fatto che sarebbe stato molto difficile trovare un’altra struttura in grado di offrire gli stessi servizi e ha deciso di aspettare e di pregare affinché si liberasse un posto letto al più presto. Siamo state qui tutto il giorno fino a quando, intorno alle 4:00 del pomeriggio, un paziente è stato dimesso e mia nuora ha potuto finalmente essere ricoverata. Ora le stanno preparando il letto”.

La situazione non migliora presso il reparto di pediatria; il personale sanitario è sommerso dal numero di bambini che hanno bisogno di cure. “Stiamo ricevendo tantissimi bambini presso il nostro reparto” afferma la caposala Jane Githinji. “I casi di polmonite, anemia, malnutrizione e malaria sono i più numerosi e la maggiorparte dei pazienti sta ricevendo assistenza completamente gratuita poichè proveniente da famiglie povere”.

L’assistenza sanitaria è un diritto umano fondamentale, tuttavia alcuni pazienti sono stati costretti a rimanere a casa o a cercare trattamenti alternativi a causa dello sciopero in corso. Presso Ruaraka Uhai Neema Hospital, il personale sanitario sta cercando di rispondere nel migliore dei modi a tutte le richieste di aiuto nonostante il numero di richieste che aumenta ogni giorno

World Friends ha bisogno di aiuto per supportare il Ruaraka Uhai Neema Hospital affinché possa accogliere e curare il maggior numero di pazienti cercando di ridurre al minimo i gravi danni che questa situazione sta recando alla popolazione.

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