Sono più di 10 giorni che in Kenya è in corso uno sciopero nazionale che coinvolge infermieri e medici degli ospedali pubblici; quasi tutti questi ospedali rimangono chiusi lasciando la popolazione senza assistenza sanitaria e senza la possibilità di rivolgersi ad un medico. E’ un momento difficile soprattutto per i pazienti in condizioni di emergenza come le donne che partoriscono pre termine, i malati in terapia intensiva, i bambini sottoposti a cure pediatriche e tutti i ricoverati presso le strutture pubbliche.
Le persone povere che vivono negli slum sono le più colpite poiché dipendono esclusivamente dall’assistenza sanitaria gratuita delle strutture pubbliche.
Al Ruaraka Uhai Neema Hospital, medici e infermieri sono sommersi dal numero di pazienti che chiedono aiuto, in particolare I reparti di maternità e di pediatria. “Possiamo offrire un letto ad un Massimo di 38 pazienti e far partorire 10-15 madri al giorno…” racconta Doris Muruga infermiera del reparto di maternità del Neema – “…ma, dal 5 dicembre, giorno in cui è iniziato lo sciopero nazionale, siamo stati travolti dalle richieste di assistenza e ora siamo in forte difficolta, tutti i nostri letti sono occupati. Abbiamo ricoverato alcune partorienti nel reparto di pediatria ma continuano ad arrivare richieste e non sappiamo come fare”.
La situazione è grave. Presso il reparto di pediatria stanno arrivando numerosi neonati con gravi infezioni da curare e nati prematuri che hanno bisogno di essere messi in incubatrice.
Purtoppo non è possibile conoscere la data in cui lo sciopero avrà fine. Nel mentre chiediamo aiuto a tutti per supportare il Ruaraka Uhai Neema Hospital affinché possa accogliere e curare il maggior numero di pazienti cercando di ridurre al minimo i gravi danni che questa situazione sta recando alla popolazione.