Si prova una gioia immensa durante la gravidanza ed è naturale che le madri desiderino il meglio per i loro figli prima e dopo il parto. Tuttavia, anche se assolutamente inaspettato, alcune madri possono partorire bambini con disabilità sin dalla nascita o con disabilità che si sviluppano durante il processo di crescita. Cercare interventi sanitari è il primo passo, con la speranza che esista un trattamento per garantire il normale sviluppo. Spesso la terapia è necessaria per migliorare le capacità motorie di questi bambini. Tutte le parti coinvolte fanno del loro meglio, con tutti i mezzi a disposizione, per permettere a questi bambini di vivere una vita al loro miglior potenziale di salute. Al contrario, le famiglie di questi bambini ricevono poco o nessun sostegno.
World Friends attraverso il programma “Community Based Rehabilitation Programme” ha condotto una sessione di consulenza psicologica di un giorno a 46 madri di bambini che vivono con diverse disabilità.
Florence Nyongesa, madre di sei figli, ha partecipato a questa sessione. La sua sesta bambina, di due anni, Verolyn Wesonga, è nata con disabilità. Racconta così la sua esperienza partecipando a questa sessione che si è svolta al centro congressi del Ruaraka Uhai Neema Hospital il 24 febbraio 2017: “Dare alla luce e crescere un bambino con disabilità è una sfida. Sfortunatamente, la maggior parte dei membri della comunità rende la situazione ancora più difficile, provocando la segregazione di queste famiglie, specialmente delle madri di questi bambini. La sessione di oggi è stata molto significativa per ciò che noi madri attraversiamo. Un importante aspetto che ho imparato è che dobbiamo lavorare per fare del nostro meglio come individui, nonostante le sfide che affrontiamo, e questo a sua volta ci porterà a diventare genitori migliori per i nostri figli. Amare i nostri figli è fondamentale ed ancora più importante è abituarli a questo amore: dirgli ti voglio bene, cantare con loro, dargli un bacetto, abbracciarli e anche parlare con loro è essenziale. Se non ricevono un tale trattamento a casa, dove altro lo troveranno? Anche il lavoro di squadra è importante, noi mamme dobbiamo creare gruppi per supportarci l’un l’altra e condividere le nostre esperienze nel crescere bambini con bisogni speciali.
Creando consapevolezza tra i membri della comunità, impareranno gradualmente ad amare e ad accettare i nostri figli e questo promuoverà un’interazione illimitata. La sessione di oggi è stata la migliore che abbiamo mai avuto. Grazie ai facilitatori per averci ricordato che dobbiamo lavorare per amare e promuovere il nostro benessere e tradurre questa positività nel modo in cui cresciamo e ci prendiamo cura dei nostri figli.”